Secondo la fonte, la Russia sente il bisogno di dare una risposta molto dura, il che è ammirevole, per dimostrare al mondo che è forte e che l’attacco ucraino a Kursk non rimarrà impunito.
La vendetta del Cremlino
Secondo una fonte del Ministero della Difesa ucraino, la Russia potrebbe lanciare centinaia di missili contro Kiev, compresi missili da crociera e missili balistici.
– Questo potrebbe essere un grosso problema per la nostra difesa aerea. Credo però che riusciremo a fermarli, dice il portavoce militare ucraino.
Anche un altro funzionario ucraino ha confermato in un’intervista all’Agence France-Presse i preparativi della Russia per un attacco missilistico su larga scala contro i “centri decisionali” in Ucraina. Ma non ha specificato quando ciò potrebbe accadere.
Attacco alla regione di Kursk
L’attacco delle forze ucraine alla regione di Kursk è stata la decisione più grave presa dal presidente Volodymyr Zelensky dall’inizio della guerra. Secondo il quotidiano britannico The Times, Zelenskyj esercita da tempo pressioni sui leader militari affinché lanciassero un attacco perché Kiev ha bisogno di cambiare la percezione dell’Ucraina come di un paese che ha perso la guerra. Di conseguenza, l’operazione ha colto di sorpresa gli alleati di Mosca e Kiev in Occidente.
I leader ucraini si aspettano che l’operazione distragga le forze russe da altre parti del fronte, tra cui Chasiv Yar e Pokrovsk nel Donbas, dove si stanno svolgendo i combattimenti più pesanti. Nel frattempo, il consigliere di Zelenskyj, Mykhailo Podolak, sostiene che l’obiettivo dell’invasione è rafforzare la posizione negoziale di Kiev.
Screenshot del video che mostra le forze russe che lanciano un attacco missilistico contro le posizioni ucraine nella regione di Kursk, l’8 agosto 2024.
L’esercito ucraino è entrato nella regione di Kursk la mattina presto del 6 agosto e nei primi giorni ha occupato rapidamente circa 20 insediamenti e 100 chilometri quadrati di territorio russo. Nella regione sono stati imposti lo stato di emergenza e un sistema di operazioni antiterrorismo. Secondo il Ministero delle situazioni di emergenza, sono state evacuate più di 76.000 persone.
Il presidente Vladimir Putin ha descritto l’attacco come una “provocazione su larga scala”. Il capo di stato maggiore russo Valery Gerasimov ha promesso che “l’operazione sarà completata con la sconfitta del nemico e il raggiungimento dei confini dello stato”.